lunedì 26 settembre 2016

Il dilemma del prigioniero

Il dilemma del prigioniero

...e l'assioma di razionalità

Confessare o non confessare?

Aldo e Baldo sono sospettati di aver commesso una rapina insieme.
La polizia li arresta entrambi e li chiude in due celle separate, in modo che non possano comunicare.
Il giudice non ha prove sufficienti per poterli condannare, perciò offre a ciascuno di loro un accordo. Le regole dell'accordo sono le seguenti:
  • se solo uno dei due confessa, implicando anche l'altro, chi ha confessato evita la pena mentre l'altro viene condannato a 7 anni di carcere;
  • se entrambi confessano, entrambi sono condannati a 5 anni.
  • se nessuno dei due confessa, entrambi sono condannati a 1 anno.
Qual è la migliore strategia per ciascuno di essi: confessare o non confessare?
Dilemma del prigioniero
credit: Poojadfp's Blog

L'assioma di razionalità

Per risolvere il dilemma è utile conoscere l'assioma di razionalità che è alla base della teoria dei giochi.
L’assioma di razionalità afferma che: nessun giocatore sceglierebbe mai una strategia se ne ha a disposizione un’altra che gli permette di ottenere risultati migliori, qualunque sia il comportamento dell’avversario.
Ma... che cosa significa "ottenere risultati migliori"?
Significa che il giocatore è in grado di ordinare le sue preferenze.
”Ordinare le sue preferenze” vuol dire che, dati due risultati x e y (esempio: x =disporre di 4000 euro e y = avere un biglietto aereo per i Caraibi), il giocatore è sempre in grado di dire se per lui:
a) x è meglio di y (x > y),
b) y è meglio di x (y > x),
c) o se sono allo stesso livello (x = y).
(tratto da Alessandro Agnetis, Introduzione alla Teoria dei Giochi)
Spesso si assume che un decisore, oltre che razionale, sia anche intelligente. Questo termine indica semplicemente la capacità logica di saper riconoscere le azioni necessarie per massimizzare la propria utilità, ossia per agire in modo razionale.
(tratto da Alessandro Agnetis, Introduzione alla Teoria dei Giochi)

Giochi cooperativi/non cooperativi

Il dilemma del prigioniero è un esempio di gioco non cooperativo.
Che cosa significa?
Giochi cooperativi (J. Von Neumann): si studia il formarsi di coalizioni con accordi sottoscritti e vincolanti che possono essere di vantaggio ai singoli componenti.

Giochi non cooperativi (Nash): si studiano i meccanismi delle decisioni dei singoli sulla base di ragionamenti individuali in assenza di alleanze vincolanti. Non c’è spazio per la cooperazione perchè gli interessi sono contrastanti anche se ciò non significa necessariamente che una delle parti deve perdere per forza.
(tratto da Anna Grazia Quaranta, Teoria dei Giochi ed Applicazioni in Economia)

venerdì 23 settembre 2016

Esercizi sugli Insiemi

ESERCIZI SULLE PROPRIETÀ DEGLI INSIEMI

Ricorda che un insieme è un raggruppamento di elementi definibili con precisione.


1) Indica quali dei seguenti raggruppamenti rappresentano un insieme in senso matematico:

a. l'insieme delle vocali presenti nel tuo cognome;
b. l'insieme dei numeri naturali minori di 5;
c. le più belle città d'Italia;
d. gli stati d'Europa;
e. i compagni più simpatici della tua classe.




ESERCIZI SULLA RAPPRESENTAZIONE DEGLI INSIEMI


Ricorda che un insieme si può rappresentare in tre modi:

A) con i diagrammi di Eulero-Venn, che sono formati da un ovale all'interno del quale si segnano con un punto, seguito da un nome, gli elementi

B) rappresentazione per elencazione: si scrive la lettera maiuscola con la quale si  vuole indicare l'insieme, seguita da un uguale e una parentesi graffa, si scrivono separati da virgole i suoi elementi e si chiude la parentesi.

C) rappresentazione per caratteristica: si deve scrivere all'interno di una coppia  di parentesi graffe "la proprietà"  che caratterizza l'insieme.


1) Rappresenta in tutti i modi che conosci l'insieme A formato dalle lettere della parola bicchiere



domenica 18 settembre 2016

Rettangoli isoperimetrici

In III F

abbiamo lavorato ai rettangoli isoperimetrici con lo spago. Così, come mostra la gif (vedete ragazzi, trovata in rete, in un Omaggio a Emma Castelnuovo)
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Dall’osservazione al calcolo, abbiamo visto che l’area del rettangolo varia mentre il perimetro rimane sempre lo stesso
Abbiamo ragionato sui casi limite: 

1. quando il rettangolo è "schiacciato" in orizzontale,  la base b è uguale al semiperimetro,  l'altezza h = 0 e quindi l'area A = bxh=0 
2. quando il rettangolo è "schiacciato" in verticale,  la base b = 0, l'altezza h = semiperimetro e quindi l'area A = 0

Ora, ragazzi, dalla tabella di valori base-area devete costruire i grafici sul piano cartesiano. Verificherete che il grafico sarà la curva descritta da una palla lanciata in aria: la parabola.
Osservate bene i grafici d’esempio, con relative tabelle

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Potete osservare che sovrapposta alla curva di colore blu, ottenuta dalla tabella utilizzando solo valori interi della base e dell’altezza, è presente una curva rossa:
si tratta della linea di tendenza, la curva alla quale si avvicina il nostro grafico se “infittisco” la tabella con valori decimali della base (e dell’altezza).
Infatti, osservate sotto come la curva blu si avvicina sempre più alla curva rossa, quasi sovrapponendosi. Per sovrapporsi completamente potrei ancora infittire la tabella ... fra quali valori?
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