mercoledì 23 novembre 2016

Aceto e Bicarbonato

Per i ragazzi della II F

In classe abbiamo realizzato una reazione chimica facendo reagire aceto e bicarbonato di sodio.



Materiali e strumenti usati

  • Un palloncino
  • Una bottiglia trasparente da un litro
  • Due dita d’aceto
  • Bicarbonato

Esecuzione dell’esperimento

1. Nella bottiglia abbiamo versato due dita d’aceto, poi abbiamo preso il palloncino ed il bicarbonato.
2. Abbiamo messo del bicarbonato nel palloncino.
3. Abbiamo inserito il collo della bottiglia nella bocca del palloncino.
4. Abbiamo lasciato cadere il bicarbonato dentro la bottiglia, contenente l’aceto.


Osservazioni

Abbiamo notato che dopo aver versato il bicarbonato (che era nel palloncino) dentro l’ aceto, le sostanze hanno iniziato a fare delle bollicine e della schiuma; a questo punto il palloncino ha iniziato a gonfiarsi.
Interpretazione chimica

Tra aceto e bicarbonato è avvenuta una reazione chimica;  ciò significa che le due sostanze non si sono semplicemente mescolate, ma che le molecole dell’una e le molecole dell’altra si sono “smontate” e gli atomi che le formavano si sono riuniti a formare nuove molecole, di sostanze diverse.

L’acido acetico (aceto) e il bicarbonato di sodio, ossia le sostanze presenti all’inizio, sono detti reagenti; le sostanze presenti dopo che è avvenuta la reazione chimica sono dette prodotti della reazione.


In questo caso i prodotti sono tre:
  • l’anidride carbonica (detta anche biossido di carbonio), che è il gas che ha fatto gonfiare il palloncino;
  • l’acetato di sodio, che è il sale che precipita sul fondo;
  • l’acqua, che rimane nella bottiglia insieme all’aceto che eventualmente non ha reagito, e che essendo trasparente schiarisce il colore del liquido presente nella bottiglia.

La reazione a cui abbiamo assistito può essere così schematizzata:

CH3COOH + NaHCO3 → CH3COONa + H2O + CO2



CH3COOH NaHCO3 CH3COONa H2O CO2
Acido acetico Bicarbonato di sodio Acetato di sodio Acqua Anidride carbonica
  

Come si vede, a sinistra della freccia sono indicati i reagenti, a destra i prodotti. Le molecole presenti all’inizio e alla fine sono completamente diverse. Nessun atomo però è andato perduto e nessun atomo è comparso dal nulla, come schematizzato nella seguente tabella




Atomi di Idrogeno (H) Atomi di Ossigeno (O) Atomi di Carbonio (C) Atomi di Sodio (Na)
Reagenti 5 5 3 1
Prodotti 5 5 3 1

Quindi il numero totale di atomi nei reagenti e nei prodotti è lo stesso.
Questo risultato è una conseguenza della legge di Lavoisier che afferma: "in una reazione chimica la massa dei reagenti è uguale a quella dei prodotti". 




domenica 20 novembre 2016

Proprietà tipiche dei liquidi

  
 Per i ragazzi della I F



1. Tensione superficiale

Se lasci cadere delicatamente una goccia d'acqua su una superficie liscia non assorbente, ad esempio il tuo banco, essa forma una piccola massa rotonda di aspetto compatto ciò accade a causa delle forze di coesione esistenti tra le molecole. Grazie a tali forze, sulla superficie dell'acqua si forma una specie di pellicola elastica tesa: questo fenomeno è detto TENSIONE SUPERFICIALE.
La tensione superficiale è ciò che permette la formazione di gocce di rugiada sulle foglie o a insetti come l'idrometra di camminare sull'acqua.

 
Per capire meglio in cosa consiste la tensione superficiale e come agisce il sapone su di essa, abbiamo eseguito un semplice esperimento in classe durante le ore di scienze





 
2. Forze di adesione e capillarità

Due liquidi diversi, per esempio l'acqua e il mercurio, si comportano in modo diverso se versati in un recipiente: l'acqua bagna le pareti del recipuente e la sua superficie si incurva llegermente verso il basso (menisco convesso), il mercurio non bagna le pareti e la sua superficie si incurva verso l'alto (menisco concavo).


                                                            acqua         mercurio

Questo fenomeno è possibile perché oltre alle forze di coesione tra molecole della stessa sostanza, esistono forze attrattive, dette forze di adesione, che si sviluppano tra le sostanze e il recipiente che le contiene.
Tra l'acqua e il vetro del recipiente le forze di adesione prevalgono su quelle di coesione, quindi l'acqua aderisce al vetro e tende a salire lungo le pareti; tra il mercurio e il vetro le forze di coesione sono quasi inesistenti, minori rispetto a quelle di coesione, quindi il mercurio si “allontana” dalle pareti.
Nella figura seguente sono disegnate le forze di coesione e adesione nel caso dell'acqua.

 

Se immergi un tubicino, cioè di sezione inferiore ai 2 mm, in un recipiente d'acqua puoi osservare che 'acqua sale velocemente all'interno del tubicino raggiungendo un livello più alto di quello che ha nel recipiente.
Se fai la stessa prova con il mercurio, puoi osservare che il mercurio nel capillare raggiunge un livello più basso di quello che ha nel recipiente.
                                                  


Anche il fenomeno della capillarità è legato all''esistenza delle forze di adesione. Se appoggi l'estremità di una striscia di carta assorbente sulla superficie dell'acqua colorata contenuta in un recipiente, in breve tempo tutta la striscia risuterà imbevuta. 



La carta ha la proprietà di attirare rapidamente le particelle di acqua, vincendo anche la forza di gravità. Questo accade perché la carta è  costituita da fibre sottilissime lungo le quali l’acqua sale per capillarità.


In natura i fenomeno della capillarità permette all'acqua di salire dalle radici fino ai rami più alti delle piante, assicurandone così il nutrimento.
 

giovedì 3 novembre 2016

Problemi sulle figure simili


Similitudine


  1. Due rettangoli hanno le basi rispettivamente di 40 cm e 80 cm . In quale rapporto devono essere le loro altezze perché siano simili?
  2. Un triangolo ha i lati che misurano 12 cm, 9 cm e 18 cm. Calcola il perimetro di un triangolo simile che ha il lato corrispondente al primo lato del primo triangolo pari a 18 cm.[58,5]
  3. In un triangolo i lati misurano rispettivamente 81 cm, 45 cm e 72 cm. Un secondo triangolo simile al primo ha il perimetro di 22 cm. Determina la misura della lunghezza dei lati del secondo triangolo.
  4. Due rettangoli hanno il perimetro rispettivamente di 60 cm e 72 cm . Si sa che sono simili: qual è il rapporto di similitudine? Qual è il rapporto fra le aree?